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Teaching Activity

Docente di scuola secondaria di I grado presso:

"G.Bianco-G.Pascoli" - Fasano (BR) - a.s. 2023/24

"A. Manzoni" - Cisternino (BR) - a.s. 2022/23

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Corso di 'Tromba' e 'Tromba Jazz'; Laboratorio di "Pratica Creativa Strumentale" - Accademia Musicale 'Lucia Iurleo' - San Vito dei Normanni (BR) - 2018/in corso

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Corso di 'Tromba' - Chanson Scuola di Musica - Martina Franca (TA) - 2021/2023

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Insegnante privato di Tromba (pratica strumentale, approccio all'improvvisazione, esplorazione del linguaggio, guida all'ascolto) e Teoria Musicale (possibilità anche di lezioni in modalità webinar).

Education

Diploma di Conservatorio in Tromba (Diploma Accademico vecchio ordinamento) - Conservatorio di Musica 'Nino Rota' di Monopoli (BA)

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Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale (Laurea di I Livello - 3 anni) - Università degli Studi “Aldo Moro” di BARI - Dipartimento di INFORMATICA - L-31 Laurea in Scienze e tecnologie informatiche - CORSO DI LAUREA IN "INFORMATICA E COMUNICAZIONE DIGITALE"

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Master Universitario in Sicurezza Informatica e Digital Forensic (Master Universitario di I Livello) - Università degli Studi di Teramo - Facoltà di Scienze della Comunicazione - “Sicurezza Informatica e Digital Forensic” 

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Titolo di specializzazione nelle attività di sostegno didattico per la scuola secondaria di I grado - Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari

Publications

Smart Education - Una soluzione per la Città Intelligente

 - Tesi 1a classificata nell'ambito della Categoria 1.Laurea triennale e Master di I livello per la 6a edizione (2013/14) del Bando ASFOR 'e-Talenti dell'e-Learning e dell'e-Innovation', concorso per la selezione delle migliori tesi universitarie che affrontano le tematiche dell'e-Learning e dell'e-Innovation -

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Anonymous - Hackerattivismo, sit-in e blocchi virtuali (Abstract)

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L'attività percettiva in campo musicale - Il dibattito su talento e innatismo

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Il decalogo dello Studioso (The 10 Rules)

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Timeline Map della tromba jazz (richiedila: ramoncuoco@libero.it)

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La seguente Timeline Map riguardo la storia della tromba nel jazz nasce con l’intento di consegnare spunti di riflessione e principi di curiosità relativi a conoscenza ed ascolto e può essere ancor più arricchita attraverso le personali ricerche grazie anche alla correlazione tra i diversi artisti. La mappa prende forma e sostanza a partire dalla sua ‘spina dorsale’ che trova il suo effettivo principio in Buddy Bolden, colui che viene considerato il primo vero musicista jazz, e si snoda fino ad arrivare a Roy Hargrove, astro nascente dell’ultima decade dello scorso secolo, per scoperta direttissima dell’ultimo dei Messia, Wynton Marsalis. Proprio quest’ultimo, impegnato in tempi recenti nella scrittura ed esecuzione della musica presente nel film “Bolden” (2019) diretto da Daniel Pritzker, afferma come, vista l’assenza di incisioni in cui è possibile ascoltare direttamente Buddy Bolden, a testimoniare il suo stile sono i suoi immediati successori (nonché tutti passati in un dato momento dalla jazz band fondata da Bolden) e che ne vede la massima rappresentazione in Bunk Johnson, Joe Oliver e Freddie Keppard. Joe Oliver diviene il ‘King’ di New Orleans perché a detta del suo illustre erede Louis Armstrong, nessuno aveva la sua passione, resistenza e ha creato così tanta musica. Nel 1922 ingaggia per la sua Creole Jazz Band proprio il giovane Louis, che lascia così la sua New Orleans e segue il suo mentore in quel di Chicago. Credo sia universalmente riconosciuto come Louis Armstrong, Dizzy Gillespie e Miles Davis rappresentino i grandi tre pionieri nella storia della tromba jazz in quanto effettivi ideatori di forme espressive totalmente nuove. Da collante stilistico tra la tradizione di Louis Armstrong e il bebop di Dizzy Gillespie fa Roy Eldrige, in piena Swing Era. Un Miles Davis diciottenne nel 1944 si trasferisce a New York all’inseguimento del suo idolo Dizzy (si imbatte anche in Clark Terry, trombettista di cifra tecnica notevole, tra i primi con un suono maggiormente corposo e antesignano nell’utilizzo del flicorno), proprio mentre quest’ultimo insieme a Charlie Parker, Thelonious Monk e Kenny Clarke dava vita al bop. Dizzy sarà precursore anche dell’afro-cuban jazz e troverà in Arturo Sandoval il suo maggior erede. Il bebop si consolida con Fats Navarro e arriva ad enfatizzarsi con l’energia di Clifford Brown, primo di una schiera di trombettisti hard-bop che vede in Lee Morgan prima e in Freddie Hubbard poi, la propria consacrazione. In parallelo, il cool jazz assume sembianze sempre più definite con la formazione a nove elementi di Miles Davis negli anni ’50 e sarà successivamente Chet Baker il personaggio più illustre di questo filone. Seppure, Wynton Marsalis, in una prima fase è la diretta prosecuzione di Freddie Hubbard, col passare del tempo il suo estro assume connotati sempre più rispettosi delle sue origini ‘neworleansiane’, in un connubio tra bop, tradizione e virtuosismo che con estrema eleganza rivoluziona canoni estetici e strumentali.

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